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Lilia Giugni è docente universitaria, attivista femminista e scrittrice. Insegna innovazione sociale presso l’Università di Bristol, ed è ricercatrice associata presso l’Università di Cambridge, dove ha studiato e insegnato negli ultimi dieci anni. Si occupa dell’intreccio tra giustizia di genere, giustizia digitale e giustizia sociale, ed è co-fondatrice e direttrice del centro studi di genere GenPol- Gender & Policy Insights. I suoi scritti sono apparsi su La Repubblica, Vanity Fair e The Globe Post, e il suo primo libro “La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista(e come resistere)” è edito in Italia da Longanesi e in Gran Bretagna da September Publishing. Lilia è tra le organizzatrici di Reclaim The Tech.

Vicepresidente e direttore generale di Fondazione Golinelli. Amministratore unico di G-Lab Srl. Presidente di Utopia SIS SpA. Co-curatore della mostra di arte, scienza e tecnologia “Oltre lo spazio, oltre il tempo”, presso il Centro arti e scienze Golinelli

Artista, ricercatore e attivista il cui lavoro si concentra sul rapporto tra arte, economia e nuove tecnologie. Negli ultimi anni ha co-fondato e sviluppato diversi progetti come la compagnia di danza Balletto Civile, dove ha lavorato come coreografo, performer e insegnante. È anche co-fondatore e membro di MACAO, nuovo centro per l’arte e la cultura; e Landscape Choreography, per il quale ha lavorato come regista, curatore e ricercatore; co-fondatore dell’Institute of Radical Imagination (IRI), un centro di ricerca e produzione artistica transnazionale che mette in discussione le alternative post-capitaliste. Lavora presso KINLab, uno spazio d’arte a Milano. E’ stato professore di BIG DATA presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli studi di Milano e condotto lezioni e progetti in diverse università d’arte.

Advocacy e Policy Officer per Privacy Network. Editor e podcaster freelance esperta di geopolitica e diritti umani

Annalisa Pelizza è docente ordinario di Scienze e Tecnologie all’Università di Bologna; in precedenza è stata professoressa associata all’Università di Twente, dove ora è visiting professor. È vicepresidente di STS Italia e membro del Consiglio EASST. La sua ricerca sulla “governance da infrastrutture di dati” studia come i sistemi e le pratiche di dati possono comportare trasformazioni a lungo termine ma inosservate nelle istituzioni moderne, che sono spesso sepolte in minuzie tecniche. Ha ricevuto diverse borse di studio della Commissione Europea “Excellence in science” e attualmente guida il programma “Processing Citizenship” (http://processingcitizenship.eu), finanziato dal Consiglio europeo della ricerca.

Primo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 11:45 – 13:30 @TPO

Giornalista, formatrice e scrittrice. Per il suo modo accessibile e inclusivo di divulgare la cultura dei dati è stata definita una “data humanizer”. Collabora con «L’Essenziale» e «La Stampa», per cui cura la rubrica Data Storie. Insegna Data Visualization all’università Iulm, tiene un corso di Data Humanism per la Scuola Holden ed è tra i docenti del Master di Giornalismo di Torino. Ogni mercoledì pubblica una newsletter su dati, algoritmi e tecnologia. È l’autrice dei libri Ti Spiego il Dato (Quinto Quarto 2021) e Dentro l’Algoritmo (effequ 2022).  

Giornalista, specializzata in innovazione e tecnologia. Collabora con “Nòva-Il Sole 24 Ore”, “Vita” e “Valori”. Da ottobre 2022 è dottoranda in “Scienze umanistiche” all’università di Messina con un progetto di ricerca sulla sostenibilità del metaverso in relazione ai corpi umani. Da giugno 2019 fa parte del Consiglio Direttivo di ActionAid Italia.

Associazione femminista con sede a Bologna e a Roma, che ha l’obiettivo di promuovere l’equità di genere attrvaerso un approccio femminista ai dati. Period intende promuovere, attraverso i dati, l’informazione e la sensibilizzazione sulle disuguaglianze di genere verso l’opinione pubblica e offrire consulenza, formazione alla pubblica amministrazione. Da marzo 2021 promuove con la campagna #datipercontare la richiesta a tutte le istituzioni, a partire dai comuni, di raccogliere e disaggregare per genere i dati necessari a costruire una valutazione di impatto di genere preventiva per la programmazione istituzionale. 

 https://www.thinktankperiod.org/

LUnA (Laboratorio Universitario d’Autogestione) è un collettivo universitario attivo a Bologna, che costruisce le proprie rivendicazioni “oltre al diritto allo studio”, lottando per una città libera, per il diritto all’abitare e nuove forme di sviluppo urbano. Nell’ultimo anno, abbiamo cercato di intercettare e tradurre in lotta le esigenze del precariato sociale giovanile. Questo processo si è concretizzato in autunno nell’occupazione di Casa Vacante, che ha permesso di rivalorizzare uno stabile prima dismesso e destinato alla vendita. Al momento, stiamo cercando anche di interrogarci su come attaccare l’economia di piattaforma legata agli affitti brevi e al loro impatto sulla crisi abitativa, che va ben oltre la città di Bologna. Vogliamo immaginare pratiche nuove, ibride e digitali, per invertire le tendenze dello sviluppo urbano in tutte le loro ramificazioni.

Damiano Avellino lavora nello spazio del cooperativismo di piattaforma, dopo aver fondato Fairbnb è entrato dentro Plastic Jumper con cui sviluppa piattaforme per il terzo settore, per i Comuni e per le cooperative sociali (e.s. ARCI, Comune di Torino, etc.). Insieme a diverse persone e organizzazioni prova a promuovere una alternativa al capitalismo di piattaforma che si basi su una nuova idea di mutualismo digitale.

Hacker residente su Dyne.org 🌋 Think & Do Tank. Negli anni passati si è dedicato alla Tecnopolitica 🏛 Vive a Milano 🤌🏼 appassionato di un sacco di cose… ultimamente si è preso una cotta per 🔠 Tipografia e 🎛 Musica techno algoritmica. Fondatore di Forkbomb.eu e hacktivist

Primo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 11:45 – 13:30 @TPO

Informatico di formazione ma organizzatore per vocazione. Lavora presso AI Forensics, gruppo di ricerca indipendente sugli impatti sociali delle piattaforme social e degli LLM. Nel tempo personale è attivo in vari spazi del sindacalismo e dell’alt-labor.  Ha partecipato alla creazione delle sezioni Italia, Berlino e Global di Tech Workers Coalition. Svolge occasionalmente attività didattiche e divulgative sui temi dell’organizzazione politica, del sindacalismo nel settore IT e della tecnopolitica.

Artista, ricercatore e attivista il cui lavoro si concentra sul rapporto tra arte, economia e nuove tecnologie. Negli ultimi anni ha co-fondato e sviluppato diversi progetti come la compagnia di danza Balletto Civile dove ha lavorato come coreografo, performer e insegnante. È anche co-fondatore e membro di MACAO, nuovo centro per l’arte e la cultura; e Landscape Choreography, per il quale ha lavorato come regista, curatore e ricercatore; co-fondatore dell’Institute of Radical Imagination (IRI), un centro di ricerca e produzione artistica transnazionale che mette in discussione le alternative post-capitaliste. Lavora presso KINLab, uno spazio d’arte a Milano. E’ stato professore di BIG DATA presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli studi di Milano e condotto lezioni e progetti in diverse università d’arte.

Ciro Ogliastro fa parte di Etica Digitale: un gruppo di attiviste e attivisti che si occupa di riportare l’individuo e i diritti al centro del dibattito tecnologico.

Luca Recano attivista e studioso napoletano. Ha svolto ricerche sulla filosofia della tecnica e sul rapporto tra innovazione sociale e tecnoculture radicali, sull’hacking e sull’attivismo digitale. è organizzatore e promotore di numerosi eventi culturali e politici indipendenti. Membro dell’Osservatorio per i Beni Comuni della città di Napoli, ha partecipato a piattaforme neomunicipaliste e a molteplici organizzazioni, comunità e percorsi di lotta nei movimenti sociali cittadini e internazionali nella scuola, nell’università, per l’abitare.
 
Primo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 11:45 – 13:30 @TPO

Si occupa di progettazione didattica e educazione all’uso delle tecnologie per l’informazione. Dottoranda in semiotica all’Università di Bologna, dal 2020 è project manager e formatrice per Open the Box, progetto per la diffusione della media e data education nelle scuole italiane. Da quando vive a Bologna è stata membro volontario del comitato scientifico e organizzativo di diverse iniziative culturali dal basso, come il Festival dell’Antropologia – RiFestival e il gruppo di ricerca studentesco PreTesti.

Creatore di nuovi mondi, ancor prima di conoscere i videogiochi. Dalle medie ha iniziato a fare le prime pixel art (diventate un lavoro qualche anno fa) e a battere le prime righe di codice, provando vari approcci e cercando di mettersi sempre in gioco. La svolta è arrivata nel 2019, quando, mentre dava vita a Etica Digitale, si è reso conto di essere stanco di fare a gara con il mondo per creare qualcosa e fare soldi. Voleva fare quel qualcosa per stare bene, e allora ha deciso di condividerlo con il mondo: oggi è curatore di Minetest, il motore di gioco libero a cubetti, e ne sviluppa contenuti con degli amici, mantenendo il server “A.E.S.”.

Sociologa di formazione – lavora dal 2015 come project manager, europrogettista e formatrice sui temi annessi alla tutela minorile, alla violenza di genere e all’adescamento online. Dal 2020 offre laboratori di educazione mediale nelle scuole per promuovere un utilizzo consapevole, inclusivo e critico del digitale e delle sue applicazioni. Dal 2022 è membro executive di Privacy network dove sviluppa progettualità e azioni di informazione sulla tutela dei diritti digitali in Italia, con un focus specifico rivolto alla tutela del diritto all’immagine e alla riservatezza per i minori

Vengo da Napoli, sono economista con esperienza come planner in processi di progettazione partecipata in ambito urbano e nell’assistenza tecnica alla gestione dei fondi strutturali UE, attraverso, con un approccio intersezionale, vari beni comuni della rete napoletana, dal 2014er vivere, faccio l’ostessa.

Marco Giacomazzi è dottorando in semiotica presso il corso Philosophy, Science, Cognition and Semiotics dell’università di Bologna, dove svolge attività di ricerca e training all’interno di diversi progetti Erasmus+. La sua indagine si concentra sui fenomeni della disinformazione correlati alle disuguaglianze nella distribuzione delle competenze digitali.

Media Educator per la cooperativa sociale Archilabò, collabora periodicamente con la rivista on-line AgendaDigitale.eu ed è presidente dell’APS Un Altro Mondo è Possibile, con cui organizza dal 2018  il Festival dell’Antropologia a Bologna in qualità di responsabile del programma scientifico.

Foto di Margherita Caprilli.

Mauro Pinto è dottore di ricerca in Economia Pubblica. Vive a Napoli, dove è nato e ha partecipato a diverse battaglie per i diritti sociali, la difesa dell’ambiente e della salute, i beni comuni e il diritto alla città. 

Primo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 11:45 – 13:30 @TPO

Senior Full-Stack Developer e Digital Strategist con più di 10 anni di esperienza nello sviluppo di piattaforme web e nella consulenza per la progettazione di modelli di business innovativi. Tornato in italia, dopo anni nei Paesi Bassi, collabora tra gli altri con FairBnb, una piattaforma cooperativa alternativa ad AirBnb. Dal 2019 affianca Sfridoo nello sviluppo di una suite di prodotti B2B per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti. Nel 2022 è tra i fondatori di Elemental Studio, un venture builder di piattaforme cooperative. La sua continua ricerca di modelli alternativi per spazi digitali più collaborativi, equi e decentralizzati lo avvicina al mondo della blockchain e del web3. Oggi è coinvolto attivamente in diverse DAO e nella community italiana di ReFi Italia.

Techstation è un’associazione attiva da febbraio 2018 sul territorio di Padova. In uno spazio urbano caratterizzato da forti criticità, Techstation Padova ha sviluppato un hub di innovazione sociale che si avvale della tecnologia come strumento per sviluppare progetti e servizi a favore del bene comune: associazioni, professionisti, startupper e pubblica amministrazione uniti per creare opportunità nel territorio. Il progetto, rivolto a giovani in situazioni di emarginazione sociale e/o lavorativa, è fortemente inclusivo e si avvale di percorsi formativi innovativi come eventi, Hackathon, corsi di formazione digitale, workshop per fornire gratuitamente competenze, in particolare digitali, a soggetti solitamente esclusi da simili processi formativi.

Crypto Commons Association è un collettivo senza scopo di lucro basato su Open Collective (link: https://opencollective.com/cca), con Open Collective Europe come host fiscale. È stata originariamente fondata nell’aprile 2021 da Felix Fritsch e Giulio Quarta come entità legale con l’obiettivo di “promuovere attivamente lo sviluppo di beni e infrastrutture digitali comuni nel campo della tecnologia di registro distribuito (blockchain e simili, denominata ‘Crypto Commons’ nel contesto dell’associazione), la loro ricezione e analisi accademiche, la loro accessibilità pubblica, nonché la loro ampia applicazione e appropriazione sociale.

Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Chayn Italia nasce nel 2015 su iniziativa di un gruppo di attiviste e professioniste unite dall’obiettivo di costruire strumenti di contrasto alla violenza di genere utilizzando tecnologie open source, con un approccio femminista e transfemminista e attraverso pratiche collaborative. Siamo una rete di alleanze e di saperi: un punto di incontro tra esperienze di operatrici dei centri antiviolenza, autodifesa digitale femminista, pratiche di innovazione sociale, saperi dal basso, campagne di comunicazione, progetti artistici, formazione ed educazione alle differenze (a giovani ed adultə).

Casa delle donne per non subire violenza è un Centro antiviolenza attivo da oltre trent’anni sul territorio di Bologna e provincia. Offre alle donne accoglienza, ascolto e sostegno per uscire dalla violenza. Offre inoltre ospitalità, consulenza legale; consulenza psicologica, psicoterapia sul trauma e sostegno alla genitorialità; un servizio di orientamento e accompagnamento al lavoro, un settore dedicato alle donne vittime di tratta e sfruttamento lavorativo e/o sessuale. Il Centro è inoltre attivo per promuovere sensibilizzazione e cambiamento culturale sul fenomeno della violenza contro le donne.

ALFI (Associazione Lesbica Femminista Italiana) è un’associazione di secondo livello che opera dal 2018, fondata da associazioni territoriali con esperienza ultraventennale nella lotta alle discriminazioni e nella promozione di diritti e pari opportunità, con un focus sulle donne LBTI+.

Nata a Napoli nel 1988, di professione è architetta. Fin dal 2002 si dedica all’attivismo lesbico e femminista, svolgendo in particolare attività politica e organizzativa, nella sua città e ovunque la porti ALFI – Associazione Lesbica Femminista Italiana, che presiede dal 2018.

Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980.
Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020), “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022) e “Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora al quotidiano Domani.

Francesca Bonassi, bresciana trapiantata a Napoli, classe 1995, è laureata in giurisprudenza all’Università di Bologna e a Napoli studia e lavora per diventare avvocata.

Insieme a Ilaria Giugni fa parte dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione della regione Campania. Sono operatrici dello sportello per i diritti delle donne detenute presso il carcere femminile di Pozzuoli, e attiviste, insieme a molt* altr*, di Antigone Campania.

Ilaria Giugni, napoletana, classe 1992, ha conseguito il dottorato di ricerca in diritto penale all’Università di Roma Tor Vergata ed è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II. Insieme a Francesca Bonassi fa parte dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione della regione Campania. Sono operatrici dello sportello per i diritti delle donne detenute presso il carcere femminile di Pozzuoli, e attiviste, insieme a molt* altr*, di Antigone Campania.

Chiara Loschi è assegnista di ricerca nel progetto ERC “Processing Citizenship. Digital registration of migrants as co-production of citizens, territory and Europe”, diretto dalla Prof. Annalisa Pelizza, al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna.

È stata ricercatrice postdoc presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Vienna, in un progetto diretto dal Dr. Peter Slominski, intitolato “The EU-Border Protection Regime: Cooperation between EU Agencies and Consequences for Fundamental Rights”. È stata ricercatrice postdoc per il Centre national de la recherche scientifique (CNRS, Francia) a Tunisi per il progetto H2020 “EUNPACK” sulla gestione europea della crisi in Libia. Ha vissuto in Tunisia per diversi anni tra il 2013 e il 2018 e ha condotto ricerca in Libia occidentale nel 2010. Per riviste accademiche internazionali ha pubblicato su approccio hotspot e ruolo delle agenzie europee in Justice and Home Affairs; su mobilitazioni ambientaliste in Tunisia, percorsi professionali dei giovani libici nelle organizzazioni internazionali, sulle politiche di gestione delle frontiere tra Europa e Libia, e sullo studio delle questioni politiche e sociali in Libia. Ha ottenuto il PhD in scienza politica dall’Università degli Studi di Torino nel 2016; nel febbraio 2011 si è laureata in Antropologia culturale e del mediterraneo, Università degli studi di Torino. Pubblicazioni disponibili sul suo profilo academia.edu.
In passato ha ricevuto formazione dalle Agenzie Nazionali Giovani italiana e portoghese nei programmi UE Youth in Action 2007/2013, oggi co-coordinatori Erasmus+, collaborando con ONG italiane con soggiorni in Senegal per progetti in tema di migrazioni, giornalismo partecipativo e seconde generazioni. 

Lorenzo Pezzani, architetto e ricercatore, si occupa di politiche dello spazio, culture visuali ed ecologie politiche di migrazioni e confini. Ha co-fondato Forensic Oceanography e Border Forensics, progetti collaborativi di inchiesta che hanno sviluppato metodi innovativi di analisi visiva e spaziale per indagare la violenza dei confini. Attualmente è professore associato all’Università di Bologna dove dirige il progetto ERC “Hostile Environments” e il gruppo di ricerca LIMINAL. Il suo lavoro è stato utilizzato nell’ambito di procedimenti legali, pubblicato su mezzi d’informazione e riviste scientifiche, e mostrato in musei e biennali d’arte. 

Lorenzo Guadagnucci, giornalista e attivista, è stato fra i fondatori del Comitato Verità e Giustizia per Genova e del gruppo Giornalisti contro il razzismo. Fra i suoi libri: “Noi della Diaz” (Altreconomia 2002/2021), “Restiamo animali” (Terre di mezzo 2012) “L’esclisse della democrazia (con Vittorio Agnoletto, Feltrinelli 2011/2021), “Camminare l’antifascismo” (Edizioni Gruppo Abele 2022)

Valerio Pascali è PhD in Scienze Sociali: Interazioni, Comunicazione e Costruzioni Culturali, titolo conseguito presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi intitolata “Stili di gestione e processi di prigionizzazione. Effetti della sorveglianza dinamica nel carcere contemporaneo in Italia”, basata su una ricerca di tipo qualitativo condotta all’interno del carcere Due Palazzi di Padova. E’ cultore della materia in Sociologia del Carcere presso il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna. Dal 2015 fa parte dell’Associazione Antigone Onlus ed è membro del direttivo regionale Emilia-Romagna. Fa parte dello staff organizzativo del Master in Criminologia Critica e Sicurezza Sociale delle Università degli Studi di Padova e di Bologna. Le sue principali aree di studio e di ricerca sono: la sociologia delle istituzioni totali, in particolare il carcere e le forme della sorveglianza interna, la vita quotidiana dei detenuti e le condizioni di detenzione in Italia.

Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Senza di noi l’industria della tecnologia non esisterebbe, né in Italia né nel resto del mondo. Organizziamo i lavoratori e le lavoratrici del settore tecnologico per conquistare maggiori diritti e migliori condizioni di lavoro, per noi e per tutti. Vogliamo ridefinire come la tecnologia viene prodotta, da chi e per quali scopi.

Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Tommaso Campagna è ricercatore e documentarista presso l’Institute of Network Culture (Università di Scienze Applicate di Amsterdam). Il suo interesse si basa sulla ricerca, sia pratica che teorica, dei nuovi media, con particolare attenzione al loro utilizzo artistico, politico e tecnico.

Dal 2022 cura THE VOID, progetto di ricerca che mira ad analizzare e sperimentare progetti editoriali che possano includere metodologie di ricerca pratiche. Collabora anche con diversi progetti attivisti come tracking.exposed, SPORE, Exploit Pisa e Amsterdam Alternative.

Jordi Viader Guerrero (MX/ES) è ricercatore in filosofia della tecnologia e dei media. Attualmente é impegnato in un dottorato di ricerca presso la TU Delft sulla mediazione algoritmica della vita pubblica.
La sua ricerca ha un approccio pratico e si concentra principalmente sull’uso del design e della teoria per contestualizzare le tecnologie digitali all’interno di logiche culturali, politiche ed epistemiche più ampie.Dal 2021 è anche ricercatore affiliato con L’institute of Network Culture di Amsterdam, con il quale collabora al progetto THE VOID. 

Micol Salomone, designer con un background multidisciplinare, dall’illustrazione al product management. Freelance dal 2015. Disegno interfacce e progetto per un impatto positivo. Socia di CAST Type Foundry e La Scuola Open Source. In-House consultant per Dyne.org. Non sopravviverei senza foglio e matita.

Set Hallström, umanoide extranazionale e con licenza gratuita. Appassionato di lunga data di Dyne.org specializzato in giardinaggio comunitario e multimedia interculturale. Co-fondatore di Basspistol.com

Luca Recano attivista e studioso napoletano. Ha svolto ricerche sulla filosofia della tecnica e sul rapporto tra innovazione sociale e tecnoculture radicali, sull’hacking e sull’attivismo digitale. è organizzatore e promotore di numerosi eventi culturali e politici indipendenti. Membro dell’Osservatorio per i Beni Comuni della città di Napoli, ha partecipato a piattaforme neomunicipaliste e a molteplici organizzazioni, comunità e percorsi di lotta nei movimenti sociali cittadini e internazionali nella scuola, nell’università, per l’abitare.
 
Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Vilma Mazza attivista, presidente dell’Associazione Ya Basta Caminantes, giornalista e appassionata di fantascienza. 

Giorgio Griziotti, ingegnere, collabora e pubblica su: Effimera (cofondatore e redazione), Bin It, Machina, Opera Mag, Un’ambigua Utopia etc. Autore di NEUROCAPITALISMO, mediazioni tecnologiche e linee di fuga” (Mimesis, 2016), sta ultimando una fabulazione speculativa à la Donna Haraway. 
Risiede a Parigi grazie alla sua partecipazione al movimento autonomo italiano negli anni Settanta.

Secondo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 14:15 – 16:00 @TPO

Montag è un collettivo letterario attivo tra Roma e Torino. Nasce in pandemia con l’idea di scrivere un romanzo a sei mani, con una scrittura simultanea a distanza che sfrutta le piattaforme digitali e si ispira all’improvvisazione jazz. Suoi racconti sono comparsi su Marvin, retabloid, Neutopia, Quaerere e Salmace. Sempre per Marvin ha pubblicato un saggio sulla scrittura collettiva, per L’Indiscreto ha curato la traduzione del manifesto del Dark Mountain Project e ha scritto il libretto di Amber Mold, composizione musicale di Luca Guidarini. Montag è rappresentato da Oblique studio.

Nadia Chiaverini, poetessa pisana, laureata in giurisprudenza, fino al 2021 ha lavorato come direttore amministrativo presso il Tribunale di Pisa. Da oltre 20 anni è attiva nella promozione e diffusione della poesia contemporanea. E’ autrice di diversi //seguenti libri di poesie: ”L’età di mezzo” Ibiskos Ulivieri 2004 ;”Dai profumo al fiore”- Ibiskos Ulivieri 2005 ; “L’altra metà del cielo”, Ibiskos Ulivieri 2008-;“ “Smarrimenti”  Helicon 2011;” I segreti dell’Universo“ CFR Edizioni 2014; “Poesia stregatta e altre visioni” Carmignani Editrice 2015; “Notturni e ombre” Carmignani Editrice 2018, “ Sull’orlo della gioia” Terra d’ulivi edizioni 2022.  Suoi versi  con interventi critici  sono presenti in blog letterari, riviste e numerose antologie. Partecipa attivamente a circoli culturali, manifestazioni letterarie e letture pubbliche, promuovendo  incontri su tematiche sociali e sulla questione femminile, spesso coniugando la poesia con  la psicologia, la sociologia e l’arte contemporanea. Considera la poesia uno sguardo altro, una lente d’ingrandimento sul mondo  esteriore e su quello interiore di ciascuno di noi, una percezione della complessità della natura umana e non solo. Cura la presentazione di libri di poeti contemporanei e  la rassegna POESIA DIFFUSA, incontri su  poetesse del ‘900, poco conosciute e che rischiano di essere dimenticate.  Fa parte del  gruppo teatrale “Le Sibille”, con cui ha messo in scena Una donna di Sibilla Aleramo e un testo sulla pandemia dal titolo “A-sintomatiche”; attualmente stanno lavorando a La Storia di Elsa Morante. Ritiene che Una società in continua trasformazione quale quella contemporanea necessita di un approccio consapevole, di ascolto e confronto tra le generazioni per combattere fenomeni atavici come il sessismo e la violenza 

 

Ricercatore universitario (robotics) di giorno. Rumorismo, bruitismo, noise music di notte.

Fotografo e Filmmaker della prima era digitale con formazione accademica in cinematografia (2004) dedico il mio percorso di ricerca e produzione alla sperimentazione del linguaggio audiovisivo nell’ ambito videoarte, performance dal vivo ed  installazioni. Fondo nel 2010 l’ etichetta Zoff82 con Alessandro Quintavalle e Mario Conte realizzando 17 release di altrettanti musicisti distribuite Stallplat (Berlin) in formato MC e VHS presentate in performance Live europee ed ospiti del festival filosofia di Modena per la  conversazione con Claudio Chianura in 
“Strumenti analogici nell’era digitale,
Sound Objects
Produzione-riproduzione-fruizione: nuove tipologie analogico/digitali di ascolto e di creazione.” 

Attivista dei Municipi sociali di Bologna Làbas e Tpo, sta conseguendo una laurea magistrale in Governance e politiche pubbliche presso l’università di Bologna. Amante dell’arte e mamma gatta.

Francesco Pancotti è uno psicologo clinico e attivista. Artista autore di opere teatrali e cinematografiche, con lo pseudonimo di francshaw si cimenta nella produzione di immagini prodotte attraverso l’intelligenza artificiale.

Terzo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 16:30 – 18:15 @TPO

Tiziano Distefano è ricercatore (Rtd-b) presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Firenze (Italia). È stato Principal Investigator del MIT-UNIPI MISTI Grant – IX bando per il progetto “Ecological Macroeconomics for an Equitable Resilient and Inclusive Transition in the U.S.” (EMERITUS) in collaborazione con MIT e Virginia Tech (USA). E’ stato vicepresidente della XIV Conferenza ESEE della Società Europea di Economia Ecologica (https://esee2022pisa.ec.unipi.it/) tenutasi nel giugno 2022, presso l’Università di Pisa. Fa parte dell’Editorial Board del PEN Working Paper series (https://www.postgrowtheconomics.org/) e ha creato, in collaborazione con il magazine Il BO Live dell’Università di Padova, il podcast “Back to the future: talks on Ecological Economics” (https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/taxonomy/term/10992).

Alex Foti, editor milanese cinquantenne, è climattivista e saggista. Ha scritto Anarchy in the EU (2009) e General Theory of the Precariat (2017). Negli anni 2000 ha creato l’EuroMayDay contro la precarietà, partecipato ai primi climate camp in UK e alla costituzione di Climate Justice Action a Copenhagen (2009). Successivamente è entrato nei verdi europei e ha promosso l’elezione di due giovani consiglieri ecologisti a Milano sull’onda dell’entusiasmo per FFF e Greta Thunberg a Milano nel 2021.
Attualmente sta organizzando il World Congress for Climate Justice a Milano (12-15 ottobre 2023) insieme agli spazi sociali della città e attiviste/i internazionali da Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, Uganda, Portogallo, per riunire in discussione e deliberazione 200 delegate/i dai principali movimenti anticapitalisti climatici della Terra. Collabora con XR, Scientist Rebellion, Ultima Generazione, ma rimane un anarcoautonomo pink black and green.

Letizia Caroscio: Attivista sociale e ambientale, dottoranda presso il dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali dell’università di Bologna. Impegnata nella ricerca sulle applicazioni sostenibili dei criteri dell’economia circolare e analisi LCA.

Siamo hacktivistə climaticə: ci occupiamo di evitare il collasso climatico attraverso la tecnopolitica. Ricerchiamo, testiamo, promuoviamo, disegnamo e sviluppiamo tecnologie aperte (libere, interoperabili, decentralizzate…) che possano essere usate in modo strategico per andare verso una società ecologica e rigenerativa.

Valentina Tafuni nasce ad Acquaviva, Puglia, nel 1992. Sin da piccola sogna di fare della scrittura la sua professione e si laurea in Lettere Moderne all’Università di Bari con una tesi sulla poesia di Pietro Ingrao. Dopo uno stage al Parlamento Europeo, dove tratta il contrasto agli estremismi e alla xenofobia e la deradicalizzazione, torna in Italia e continua la sua formazione in Studi Internazionali presso L’Orientale di Napoli. Declina così anche negli studi il suo attivismo in ambito sociale, contro ogni forma di discriminazione ed in particolare per i diritti delle persone con disabilità. Da giovane ambasciatrice di ONE, un’organizzazione internazionale avente come scopo la lotta alla povertà estrema e il diritto alla salute e all’istruzione ad ogni latitudine, porta i temi globali e fa advocacy tra le persone e nelle istituzioni in varie città d’Europa. Nel 2018 viene selezionata per un tirocinio nella sede diplomatica italiana presso le Nazioni Unite. A New York si occupa di diritti umani, diritto umanitario e convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Specializzata in tutela internazionale dei diritti umani, porta avanti progetti con associazioni e scuole nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza globale, della parità di genere, dell’inclusione e dell’intersezionalità. Nel 2020 è insignita dal Comitato Interministeriale dei Diritti Umani del Premio CIDU, in virtù del suo impegno nella promozione e nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. Attualmente è presidente di Hayat APS , un’associazione che promuove la solidarietà, la protezione dei diritti civili e sociali e lo scambio interculturale, tramite iniziative di cooperazione, inclusione socio-culturale ed educazione non formale, tra Bologna e la Turchia.

Nadia Chiaverini, poetessa pisana, laureata in giurisprudenza, fino al 2021 ha lavorato come direttore amministrativo presso il Tribunale di Pisa. Da oltre 20 anni è attiva nella promozione e diffusione della poesia contemporanea. E’ autrice di diversi //seguenti libri di poesie: ”L’età di mezzo” Ibiskos Ulivieri 2004 ;”Dai profumo al fiore”- Ibiskos Ulivieri 2005 ; “L’altra metà del cielo”, Ibiskos Ulivieri 2008-;“ “Smarrimenti”  Helicon 2011;” I segreti dell’Universo“ CFR Edizioni 2014; “Poesia stregatta e altre visioni” Carmignani Editrice 2015; “Notturni e ombre” Carmignani Editrice 2018, “ Sull’orlo della gioia” Terra d’ulivi edizioni 2022.  Suoi versi  con interventi critici  sono presenti in blog letterari, riviste e numerose antologie. Partecipa attivamente a circoli culturali, manifestazioni letterarie e letture pubbliche, promuovendo  incontri su tematiche sociali e sulla questione femminile, spesso coniugando la poesia con  la psicologia, la sociologia e l’arte contemporanea. Considera la poesia uno sguardo altro, una lente d’ingrandimento sul mondo  esteriore e su quello interiore di ciascuno di noi, una percezione della complessità della natura umana e non solo. Cura la presentazione di libri di poeti contemporanei e  la rassegna POESIA DIFFUSA, incontri su  poetesse del ‘900, poco conosciute e che rischiano di essere dimenticate.  Fa parte del  gruppo teatrale “Le Sibille”, con cui ha messo in scena Una donna di Sibilla Aleramo e un testo sulla pandemia dal titolo “A-sintomatiche”; attualmente stanno lavorando a La Storia di Elsa Morante. Ritiene che Una società in continua trasformazione quale quella contemporanea necessita di un approccio consapevole, di ascolto e confronto tra le generazioni per combattere fenomeni atavici come il sessismo e la violenza 

 

Cyborg di formazione sociologica attiva nel mondo dell’innovazione sociale, della cooperazione e dell’associazionismo, in particolare nella promozione delle politiche per le pari opportunità e l’empowerment. PortA avanti un attivismo strettamente politico sul tema della tutela dei diritti umani e di cittadinanza delle persone con disabilità. Ha curato e collaborato per iniziative in tema di turismo accessibile, prevalentemente per i beni archeologici e percorsi naturalistici, arte contemporanea e rigenerazione urbana. Attualmente riveste anche un incarico politico nell’amministrazione comunale di Telese come presidente del consiglio comunale.

Giulia Lineette è un’artista che vive e lavora a Milano. La sua arte ha l’obiettivo di decostruire la comfort zone emotiva: Giulia sfida il pubblico con i suoi disegni di corpi non conformi e giochi di parole, per portare alla luce questioni scomode e provocatorie. Con la sua arte scava a fondo nelle questioni personali e sociali, spingendo chi guarda a trovare le risposte più sincere e intime in modo collettivo.

Silvia Semenzin è ricercatrice post-dottorato in sociologia digitale presso l’Università Complutense di Madrid e capo del dipartimento di Advocacy e Ricerca dell’organizzazione internazionale per i diritti umani digitali Cyber Rights Organization. Nel 2019, ha promosso la legge contro la condivisione non consensuale di materiale intimo in Italia (art. 612 ter c.p.)

Insieme, hanno co-fondato Virgin & Martyr, associazione culturale no profit e un vibrante progetto collettivo multidisciplinare. Dal 2017 opera online e offline per diffondere informazione e consapevolezza sulle tematiche di educazione sessuale, socio-emotiva e digitale.

Silvia Semenzin è ricercatrice post-dottorato in sociologia digitale presso l’Università Complutense di Madrid e capo del dipartimento di Advocacy e Ricerca dell’organizzazione internazionale per i diritti umani digitali Cyber Rights Organization. Nel 2019, ha promosso la legge contro la condivisione non consensuale di materiale intimo in Italia (art. 612 ter c.p.)

Giulia Lineette è un’artista che vive e lavora a Milano. La sua arte ha l’obiettivo di decostruire la comfort zone emotiva: Giulia sfida il pubblico con i suoi disegni di corpi non conformi e giochi di parole, per portare alla luce questioni scomode e provocatorie. Con la sua arte scava a fondo nelle questioni personali e sociali, spingendo chi guarda a trovare le risposte più sincere e intime in modo collettivo.

Insieme, hanno co-fondato Virgin & Martyr, associazione culturale no profit e un vibrante progetto collettivo multidisciplinare. Dal 2017 opera online e offline per diffondere informazione e consapevolezza sulle tematiche di educazione sessuale, socio-emotiva e digitale.

Lino Bosisio nasce a Faido, Svizzera, nel ’94. Attivista dei Municipi Sociali di Bologna (Làbas, Tpo, OffSide Pescarola), si occupa della promozione della salute a 360 gradi e lavora come operatore di comunità presso gli spazi di Vicolo Bolognetti 2.
Avanti tutta.

Obiettore di coscienza al servizio e alla produzione militare ingegnere informatico e insegnante, in pensione, è stato coinvolto in diversi movimenti nonviolenti e altermondialisti (Mostra Navale Bellica Genova 1982-1989; G8 di Genova luglio 2001, Comitato Verità e Giustizia per Genova), partecipando anche a diversi Forum Sociali Mondiali, e in altri campi di impegno civile e politico (difesa della biodiversità e lotta alla povertà e per eliminazione dei brevetti per vaccini anti covid)
Ultimamente è impegnato nella promozione di un uso il più possibile consapevole alle nuove tecnologie, cercando di approfondire :
-Arbitrarietà / soggettività Algoritmi
-L’Intelligenza Artificiale (limiti e prospettive). Impatto della IA sulla società
-Creazione del consenso tramite i social e l’IA (Fake News, Like farm, Troll, Bot, dark news). Uso dei social network per la comprensione – manipolazione delle personalità degli utenti (profilazione). Dipendenza comportamentale dai social media.
-Cybersicurezza: limitare la profilazione. Consigli e suggerimenti concreti per mantenere un minimo di spirito libero e critico.
-Animo la pagina Facebook “Informatica Consapevole” https://www.facebook.com/informaticaconsapevole (che suggerisco di vedere attraverso l’app open source SlimSocial – anti tracciamenti) e sono attivo in sociale.network (parte del social network decentralizzato, sviluppato da Mastodon. Sociale.network è un ambiente di confronto per pacifisti, anarcolibertari, ecologisti, antimilitaristi, antirazzisti, antifascisti e ogni altro genere di persone che sogna un mondo pulito e solidale

Alessandro Polidoro è un avvocato attivo nel campo dell’informatica giuridica e del diritto penale, dove si occupa di casi riguardanti la protezione dei dati personali, i crimini informatici e il TMT. È coinvolto nell’attivismo per i diritti digitali attraverso campagne di advocacy e strategic litigation, collaborando con diversi gruppi della società civile e della comunità hacker.
Attualmente affiliato con la fondazione Cyber Rights Organization in qualità di Senior Advocacy Officer, in passato è stato a capo dei progetti legali di un collettivo dedito allo studio degli algoritmi e al contrasto del capitalismo della sorveglianza. Nel 2019 ha partecipato alla campagna #intimitàviolata che ha portato alla criminalizzazione della diffusione non consensuale di materiale sessualmente esplicito, il cosiddetto “revenge porn”, in Italia.

Privacy Network

attivista Beni comuni Napoli

Terzo turno di workshop e panel paralleli 
Sabato 6 maggio ore 16:30 – 18:15 @TPO

Sono cresciuto a Bologna e ho lavorato all’estero come sviluppatore software. Nel 2019 ho lasciato il lavoro, insoddisfatto (negli spazi di lavoro che ho personalmente attraversato) dalla scarsa attenzione alla giustizia sociale e all’impatto tecnologico sul sociale. Nello stesso anno mi sono unito al gruppo bolognese di Extinction Rebellion (www.xrbologna.it) e con Extinction Rebellion Italia ho contribuito alla gestione e all’utilizzo di piattaforme open source per il movimento. Nel 2020 mi sono trasferito in Appennino Bolognese e con persone del luogo abbiamo inaugurato l’esperienza della Rete Appenninica (www.reteappenninica.it), ragionando su un uso della tecnologia che mettesse la comunità prima della piattaforma.

Ivan Minutillo
Developer e Co-founder di Bonfire
Sviluppatore open source. Scrivo codice, studio e sperimento con la tecnologia per creare strumenti aperti per navigare l’antropocene collettivamente. Sono co-founder di Bonfire, un social network federato e modulare.

Stefania Minghini Azzarello è un’attivista femminista e co-fondatrice di Period Think Tank, associazione che ha la missione di contaminare con pratiche femministe il mondo degli open data e delle tecnologie digitali. 
Cresciuta nei centri sociali anni ’90, ha abbracciato le pratiche femministe per autodeterminarsi dal leaderismo maschilista.
Le sue passioni trovano linfa nelle culture queer e underground nell’arte e nella performance.
Da molti anni si occupa di campagne per i diritti delle donne e per la comunità LGBTQIA+. 
Lavora presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, occupandosi di comunicazione e strategia politica.

Ippolita è un gruppo di ricerca indipendente che si occupa di cultura digitale e tecnopolitica. Nato sull’idea di reality hacking, come autore collettivo ha firmato diversi libri e proposto numerosi laboratori, corsi, incontri di critica della rete e autodifesa digitale, contro il capitalismo del controllo e per il sabotaggio epistemico, sia in ambito militante che accademico. Tra gli ultimi volumi pubblicati: Anime elettriche (Jaca Book 2016), Tecnologie del dominio (Meltemi 2017) ed Etica hacker e anarco-capitalismo, (Milieu 2019). Dal 2018 cura la collana Culture Radicali per l’editore Meltemi.

Dialoghi serali
Sabato 6 maggio ore 18:30 – 20:00 @TPO

Silvia Semenzin è ricercatrice post-dottorato in sociologia digitale presso l’Università Complutense di Madrid e capo del dipartimento di Advocacy e Ricerca dell’organizzazione internazionale per i diritti umani digitali Cyber Rights Organization. Nel 2019, ha promosso la legge contro la condivisione non consensuale di materiale intimo in Italia (art. 612 ter c.p.)

Insieme a Giulia Lineette, hanno co-fondato Virgin & Martyr, associazione culturale no profit e un vibrante progetto collettivo multidisciplinare. Dal 2017 opera online e offline per diffondere informazione e consapevolezza sulle tematiche di educazione sessuale, socio-emotiva e digitale.

Natascia Maesi è nata a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta il 2 luglio 1977. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università “Federico II” di Napoli. È giornalista pubblicista iscritta dal 2001. Ha collaborato con quotidiani, radio e settimanali campani fino al 2004 anno, in cui si è trasferita a Siena dove attualmente vive e lavora come consulente della comunicazione e addetto stampa. È specializzata nella promozione di eventi culturali ed enogastronomici. Ma negli ultimi 5 anni ha cominciato ad occuparsi anche di comunicazione sociale. Dal 2010 al 2015 ha condotto “Oltre le differenze”, il programma radiofonico in onda su Antenna Radio Esse. Dal 2010 al 2016 ha collaborato con il quotidiano QN/La Nazione per il quale ha curato anche una rubrica on line dedicata ai temi LGBT+ e una rubrica settimanale sul quotidiano di Siena che raccontava le donne. Nel direttivo del Movimento Pansessuale – Arcigay Siena è la responsabile dei rapporti con le istituzioni e la rete delle associazioni. Dall’anno della sua nascita coordina il team comunicazione del Toscana Pride. Dal 2016 fa parte della Rete Formazione di Arcigay. Da novembre 2018 a novembre 2022 è stata nella segreteria nazionale di Arcigay con delega alle politiche di genere e alla formazione. Attualmente ricopre l’incarco di Presidente Nazionale di Arcigay.

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980.
Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020), “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022) e “Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora al quotidiano Domani.

Giulia Sezzi, attivista di di Ya Basta! Bologna, impegnata da anni in contesti di frontiera in difesa della libertà di movimento e contro la violenza di confine, e ricercatrice alla Scuola Normale Superiore in studi critici dei confini e delle migrazioni. 

Alex Foti, editor milanese cinquantenne, è climattivista e saggista. Ha scritto Anarchy in the EU (2009) e General Theory of the Precariat (2017). Negli anni 2000 ha creato l’EuroMayDay contro la precarietà, partecipato ai primi climate camp in UK e alla costituzione di Climate Justice Action a Copenhagen (2009). Successivamente è entrato nei verdi europei e ha promosso l’elezione di due giovani consiglieri ecologisti a Milano sull’onda dell’entusiasmo per FFF e Greta Thunberg a Milano nel 2021.

Attualmente sta organizzando il World Congress for Climate Justice a Milano (12-15 ottobre 2023) insieme agli spazi sociali della città e attiviste/i internazionali da Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, Uganda, Portogallo, per riunire in discussione e deliberazione 200 delegate/i dai principali movimenti anticapitalisti climatici della Terra. Collabora con XR, Scientist Rebellion, Ultima Generazione, ma rimane un anarcoautonomo pink black and green.

Donata Columbro è giornalista, formatrice e scrittrice. Per il suo modo accessibile e inclusivo di divulgare la cultura dei dati è stata definita una “data humanizer”. Collabora con «L’Essenziale» e «La Stampa», per cui cura la rubrica Data Storie. Insegna Data Visualization all’università Iulm, tiene un corso di Data Humanism per la Scuola Holden ed è tra i docenti del Master di Giornalismo di Torino. Ogni mercoledì pubblica una newsletter su dati, algoritmi e tecnologia. È l’autrice dei libri Ti Spiego il Dato (Quinto Quarto 2021) e Dentro l’Algoritmo (effequ 2022).  

Fundraiser e attivista femminista, lavora a Bologna presso la Fondazione OPIMM Onlus come referente fundraising e comunicazione. È stata presidente dal 2010 al 2017 dell’Associazione Candidamente, finalizzata alla cittadinanza attiva. Dal 2017 al 2020, è stata presidente dell’Associazione Orlando che gestisce il Centro delle Donne in convenzione con il Comune di Bologna. A fine 2020 è fra le fondatrici e Presidente di Period Think Tank, associazione che promuove l’equità di genere attraverso un approccio femminista ai dati. Partecipa a numerose reti locali e nazionali per combattere le disuguaglianze di genere.

Giorgio Griziotti, ingegnere, collabora e pubblica su: Effimera (cofondatore e redazione), Bin It, Machina, Opera Mag, Un’ambigua Utopia etc. Autore di NEUROCAPITALISMO, mediazioni tecnologiche e linee di fuga” (Mimesis, 2016), sta ultimando una fabulazione speculativa à la Donna Haraway. 
Risiede a Parigi grazie alla sua partecipazione al movimento autonomo italiano negli anni Settanta.

Luca Recano attivista e studioso napoletano. Ha svolto ricerche sulla filosofia della tecnica e sul rapporto tra innovazione sociale e tecnoculture radicali, sull’hacking e sull’attivismo digitale. è organizzatore e promotore di numerosi eventi culturali e politici indipendenti. Membro dell’Osservatorio per i Beni Comuni della città di Napoli, ha partecipato a piattaforme neomunicipaliste e a molteplici organizzazioni, comunità e percorsi di lotta nei movimenti sociali cittadini e internazionali nella scuola, nell’università, per l’abitare.
 

Fotografie – Jessica Mariani 

Installazioni permanenti – Tia Venturi 

Jessica Mariani nasce a Ravenna nel 2000, si appassiona fin da subito al mondo dell’arte conseguendo un diploma al Liceo Artistico di Ravenna ad indirizzo Audiovisivo Multimediale. Si avvicina poi al mondo del cinema, intraprendendo un percorso triennale di studi all’Accademia di Belle arti di Roma per poi continuare il proprio percorso alla scuola di cinema Rosencratz & Guildenstern di Bologna. Ha svolto alcuni tirocini come aiutante-regia e montaggio a Ravenna tra il 2016 e 2019 e un tirocinio come mediatrice culturale alla Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma nel 2022. Ha esposto un lavoro multimediale a Faro in Portogallo, per la mostra collettiva Empoa Poema e nel 2023 è stata invitata alla 79° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per la selezione del bando Campari Movie Contest.

Sono Tia, ho 22 anni, sono cresciutə nel pavese e sono un artista autodidatta. Mi occupo principalmente di arte figurativa nel campo della pittura sia tradizionale che digitale con qualche slancio verso scultura e artigianato.

Venerdì 21:00 – 23:00  @Làbas
Toppa Italia – live coding music 

Sabato 21:00 – 22:30 @Tpo
Cibernetica collettiva 
Performance di livecodig/audiovisual impro a cura di Luca Reale, Roberto Meattini, Collettivo Montag

Sabato 23:00 – chiusura @Tpo
Francesco Papaleo 
Dj set 

TOPLAP è un’organizzazione fondata nel 2004, per esplorare e promuovere il mondo del live coding
La sezione italiana nasce il 23 febbraio 2019, subito dopo un laboratorio a Tempo Reale tenuto da Alexandra Cardenas.
Valori fondamentali sono quelli del software libero, della condivisione e dell’inclusività: le differenze sono apprezzate, incentivate e non discriminate.

Il Live Coding è un’arte performativa e una tecnica creativa centrata sulla scrittura di codice sorgente e sull’uso della programmazione interattiva come forma di improvvisazione.

Fotografo e Filmmaker della prima era digitale con formazione accademica in cinematografia (2004) dedico il mio percorso di ricerca e produzione alla sperimentazione del linguaggio audiovisivo nell’ ambito videoarte, performance dal vivo ed  installazioni. Fondo nel 2010 l’ etichetta Zoff82 con Alessandro Quintavalle e Mario Conte realizzando 17 release di altrettanti musicisti distribuite Stallplat (Berlin) in formato MC e VHS presentate in performance Live europee ed ospiti del festival filosofia di Modena per la  conversazione con Claudio Chianura in 
“Strumenti analogici nell’era digitale,
Sound Objects
Produzione-riproduzione-fruizione: nuove tipologie analogico/digitali di ascolto e di creazione.” 

Ricercatore universitario (robotics) di giorno. Rumorismo, bruitismo, noise music di notte.

Montag è un collettivo letterario attivo tra Roma e Torino. Nasce in pandemia con l’idea di scrivere un romanzo a sei mani, con una scrittura simultanea a distanza che sfrutta le piattaforme digitali e si ispira all’improvvisazione jazz. Suoi racconti sono comparsi su Marvin, retabloid, Neutopia, Quaerere e Salmace. Sempre per Marvin ha pubblicato un saggio sulla scrittura collettiva, per L’Indiscreto ha curato la traduzione del manifesto del Dark Mountain Project e ha scritto il libretto di Amber Mold, composizione musicale di Luca Guidarini. Montag è rappresentato da Oblique studio.